La camera dei deputati di Tobruk, il cui Parlamento è riconosciuto a livello internazionale, “ha bocciato ieri sera all’unanimità l’accordo di Skhirat in Marocco” proposto dalle Nazioni Unite per un governo di unità nazionale e ha “sciolto la sua delegazione” con “l’obiettivo di crearne una nuova”.
L’Assemblea di Tobruk ha poi aggiunto di avere l’intenzione di creare un nuovo team di negoziatori. A riferirlo è stato il sito di informazione Alwasat.
Una decisione che se da una parte frena le speranze che si arrivi entro breve ad un esecutivo di concordia nazionale, dall’ altra lascia intendere che Tobruk voglia continuare a cercare una soluzione con i rivali di Tripoli.
Il ’nò della camera di rappresentanti di Trobuk è legato come spiegato da Farraj Abu Hashem, portavoce del parlamento, al rifiuto da parte delle Nazione Unite – riporta l’Ap – di escludere alcuni emendamenti all’accordo proposti da Tripoli.
Le speranze che si arrivasse alla conclusione dell’accordo erano alquanto vane, stando a quanto hanno scritto i principali siti locali.
Il portavoce del governo provvisorio di Tobruk, Hatem El Erebi, aveva infatti dichiarato che il suo Parlamento si era “riunito per esaminare il governo di unità proposto dalle Nazioni Unite”, ma aveva anche parlato di “divergenze all’interno dell’Assemblea”. Adesso si dovrà attendere la risposta di Tripoli.
Nel pomeriggio il partito “Giustizia e Costruzione”, braccio politico della Confraternita dei Fratelli musulmani, al potere nella capitale Tripoli, aveva lanciato un appello al suo Parlamento ad “assumersi le proprie responsabilità storiche di fronte al conflitto e alle crisi politiche ed economiche che sta affrontando il Paese” e ad “avere un atteggiamento positivo sul dialogo proposto dall’Onu”.
Ad approfittare dello stallo diplomatico è l’Isis, che continua a seminare il terrore.