Si parla di nuove trattative, di una ‘Ghadames 2’, per tentare di sbrogliare la matassa libica, stavolta allargando l’incontro ai “leader tribali”.
D’altronde, viene spiegato, sia il governo di Tobruk (guidato da Abdullah al-Thinni) che quello autoproclamato di Tripoli (il cui premier è Omar al-Hassi) dipendono dal supporto esterno di clan “con marcati interessi localistici”.