Pesanti combattimenti si sono avuti nel centro di Bengasi nella notte del 29 ottobre.
Veicoli dell’Esercito nazionale libico con cannoni antiaerei sono stati posizionati sulla via principale della città, Jamal Abdel Nasser Street (nella foto) bloccando le forze avversarie.
I combattimenti tra l’esercito e le forze islamiste del Consiglio rivoluzionario della Shura di Bengasi erano iniziati la notte precedente nei quartieri Salmani e Kish, come riportato da civili e gruppi di vigilantes. Gli scontri di Salmani si sono concentrati intorno alla rotonda di Al-Jaraa, una delle più grandi della città, e da lungo tempo checkpoint di Ansar Al-Sharia. Non sono sono state comunicate vittime dai medici della Mezzaluna Rossa operanti in zona.
Ulteriori combattimenti sono poi continuati in altre parti della città. Si ritiene che ci siamo qui state diverse vittime poiché diversi proiettili hanno raggiunto un corteo funebre nel distretto di Majouri, come si evi che dalle foto postate dai social network. Gli scontri sono poi proseguiti intorno a Garyounis vicino alla università di Bengasi, già colpita da missili il 28 ottobre.
Agli scontri hanno partecipato prevalentemente la Brigata 17 febbraio e Brigata dei Martiri di Brega, sul versante del Consiglio rivoluzionario della Shura di Bengasi e i carri armati della 204a Brigata.
Testimoni oculari hanno riferito di attacchi aerei da parte delle forze filo-governative. Sia la Mezzaluna Rossa che le forze speciali Saiqa hanno chiesto ai residenti di rimanere in casa per quanto possibile: la Mezzaluna Rossa ha chiesto la gente di Bengasi di stare lontano dalle finestre, di cercare di soggiornare nelle camere centrali degli appartamenti e di rimanere ai piani bassi dei palazzi; Saiqa ha chiesto ai residenti di proteggere le proprie case, rimanervi all’interno e non ostacolare il lavoro dell’esercito nazionale.