L’European Counter Terrorism Centre, una struttura di Europol, è stata attivata ieri, 1 gennaio 2016.
L’obiettivo è quello di rafforzare la condivisione delle informazioni e la cooperazione operativa a livello europeo, dallo stoccaggio di informazioni provenienti da varie banche dati europee (inclusi quelli provenienti dal PNR) a misure per una più rapida condivisione di dati tra le intelligence degli Stati membri (ovviando a uno dei principali fattori che facilitarono l’attacco alla capitale francese).
Cos’é il PNR? Tutti i dati raccolti via web verranno “stoccati” nelle banche dati presso il Counter Terrorism Center, all’Aia. Nei server finiranno anche i dati ricavati dal Pnr (il Passenger name record), ovvero il codice numerico che viene associato ad ogni viaggiatore che acquisti un biglietto aereo e che contiene tutti i dettagli, anche personali, del viaggio.
Il Counter Terrorism Center dell’Aia ha anche un ruolo di primo piano anche per quanto riguarda l’altro elemento che ha facilitato l’attacco di Parigi, quello della comunicazione di informazioni rilevanti tra le intelligence degli Stati membri.
Dal 1 gennaio il Center monitora i “travellers”, cioè tutti quelli che si muovono dall’interno all’esterno dell’Europa. È una misura specifica contro i foreign fighters. Vengono raccolti in tempo reale i dati di chi entra e chi esce, poi con un software vengono fatti i controlli incrociati tra le varie banche dati delle polizie nazionali: per cui di un soggetto che entra in Grecia, per esempio, si riuscirà a capire se ha precedenti in Belgio o se è parente di qualcuno che è stato in Siria o sospettato di essere un terrorista.
La creazione dello European Counter Terrorism Centre è solo un primo, timido ma necessario, passo verso la creazione di meccanismi più efficienti per il miglioramento della risposta alla minaccia terrorista che l’Europa sta affrontando e, con ogni probabilità, affronterà negli anni a venire.